Uroflussometria

L’uroflussometria è un esame diagnostico in grado di misurare il volume minzionale, la velocità del flusso ed il tempo richiesto per effettuare la minzione. La procedura non è invasiva e non è dolorosa.

uroflussometria

Come si esegue l’uroflussometria

L’esame consiste nel far urinare il paziente in un apposito contenitore il quale misura la forza massima del getto urinario, il getto medio, il tempo minzionale e il volume di urina emesso.

Il dispositivo consiste in un vaso contenente un disco rotante collegato ad un trasduttore che trasmette le informazioni al computer.

Queste vengono poi riportate numericamente ed in un grafico.

Perché si esegue?

La flussometria è indicata nei seguenti casi:

  • Ipertrofia prostatica benigna (IPB)

  • Sospetto di stenosi uretrale

Che preparazione necessita?

Per eseguire l’uroflussometria è necessario avere la vescica piena e uno stimolo minzionale tale che se si fosse a casa si andrebbe ad urinare, al fine di riprodurre in ambulatorio le condizioni di un esame che sia il più fedele possibile alla realtà quotidiana.

Il paziente verrà fatto accomodare in piedi in una stanza di fronte al contenitore e gli verrà richiesto di urinare dentro di esso quando vi sarà uno stimolo minzionale adeguato.

Al termine dell’esame il medico valuterà il traccitao, quindi la morfologia e i valori minzionali ad esso collegati.

Solitamente, al termine dell’esame viene eseguita una ecografia postminzionale per valutare la possibile presenza di un residuo di urina in vescica al termine della minzione.

Lo specialista esamina “in tempo reale” tutti questi dati e consegna la risposta dell’esame al paziente.

Quanto dura l’esame?

La durata dell’l’uroflussometria varia da 5 a 10 minuti, a seconda della facilità con cui il paziente riesce ad urinare.

Cos’altro mi è utile sapere?

L’esame non necessita di una preparazione particolare. Si chiede al paziente di venire con uno stimolo adeguato o di portarsi dei liquidi (500 cc sono sufficienti) da assumere al fine di ottenere uno stimolo adeguato.

Il giorno dell’esame è necessario portare in visione:

  • un esame delle urine con urinocoltura;
  • eventuali ecografie o risonanze già eseguite;
  • eventuali precedenti esami endoscopici e/o referti istologici.

Dopo l’esame non è necessario rimanere a riposo a letto.

Eseguita la uroflussometria è possibile tornare a casa.

Al termine dell’esame, al Paziente verrà consegnata una scheda descrittiva con relative immagini e grafici che documentano l’esame eseguito.

In relazione a questi dati, il medico consiglierà se fare o meno una terapia specifica e/o ulteriori interventi e controlli.

Come già detto l’esame non presenta rischi di complicanza alcuna. Qualora il volume di urina emesso fosse insufficiente (<150 cc o eccessivo > 450 cc) l’esame potrebbe risultare falsato e si renderebbe necessario ripeterlo.

Dott. Alberto Pansadoro – Direttore S.C. Urologia A. O. Santa Maria – Terni

“Le informazioni contenute in questo sito non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.”