La biopsia prostatica ecoguidata fusion è una metodica clinica che permette di eseguire prelievi bioptici a carico della prostata seguendo le indicazioni fornite dalla Risonanza Magnetica multiparametrica della prostata precedentemente eseguita.
Cosa è la biopsia fusion?
La biopsia prostatica fusion è una biopsia ecoguidata dove grazie ad un ecografo particolare nel quale si inserisce il CD con e immagini della risonanza magnetica, è possibile sovrapporre e far collimare le immagini ecografiche e quelle della RM.
Una volta sovrapposte le immagini le aree sospette alla risonanza vengono identificate con dei marker che sono quindi facilmente reperibili nelle immagine ecografiche fusion.
A quel punto viene eseguita la biopsia prostatica fusion per via trans-perineale o trans-rettale indirizzando l’ago bioptico sulle aree marker visibili sulla risonanza e che sono presenti all’ecografia nella sovrapposizione di immagini.
Solitamente, durante la biopsia prostatica fusion, vengono comunque eseguiti non solo i prelievi delle aree marker sospette ma anche delle altre aree della ghiandola prostatica al fine di avere una mappatura il più completa possibile dell’organo.
Modalità di esecuzione, complicanze e preparazione della biopsia prostatica fusion sono ovviamente le stesse della biopsia prostatica ecoguidata tradizionale.
Cos’altro mi è utile sapere?
Di recente la letteratura scientifica ha evidenziato la rilevanza e la sensibilità della Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata allo scopo di rilevare i tumori della prostata aggressivi eventualmente presenti nella ghiandola.
La diagnostica bioptica si è quindi evoluta di pari passo ed è oggi possibile eseguire una biopsia prostatica ecoguidata fusion.
Dott. Alberto Pansadoro – Direttore S.C. Urologia A. O. Santa Maria – Terni
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